GDPR, prime sanzioni in Europa
Una multa di 4 mila euro a un’azienda austriaca che usava male il sistema di videosorveglianza; una da 20 mila a un’azienda tedesca per la mancata cifratura delle password degli utenti e una da 400 mila a una struttura ospedaliera portoghese per problemi di accesso al dato. Che insegnano le prime sanzioni GDPR. In attesa di conoscere quale sarà la sanzione che il Garante europeo comminerà alla catena alberghiera Marriot per il recentissimo caso di data breach che riguarda i dati personali di ben 327 milioni di persone, sono arrivate inesorabili le prime sanzioni in Europa ad alcune aziende, private e pubbliche, che non hanno ottemperato alle disposizioni del nuovo regolamento europeo GDPR 679/2016, entrato in vigore il 25 maggio 2018.
Nel mese di ottobre il Garante austriaco Datenschutzbehörden, ha erogato, a seguito di una ispezione, una sanzione di 4 mila euro ad una azienda che utilizzava il sistema di video sorveglianza in malo modo, puntandolo in parte sul marciapiede esterno al perimetro aziendale riprendendo in modo eccessivo, senza alcuna giustificata motivazione e senza informare con apposita cartellonistica i passanti.
Anche la prima sanzione ad oggetto data breach è stata erogata a novembre dal Garante tedesco Der Landesbeauftragte für Datenschutz und Informationsfreiheit ad una azienda tedesca che, dopo aver dichiarato l’avvenuto data breach riguardante ben 330 mila credenziali di caselle di posta elettronica di cittadini tedeschi, è stata multata con una sanzione di 20 mila euro. In questo caso l’attaccante, oltre ad aver sottratto le credenziali utente comprensive di password, le ha anche divulgate in chiaro sulla rete Internet mettendole a disposizione di chiunque; proprio per questo motivo l’autorità tedesca ha sanzionato l’azienda non tanto per l’avvenuta violazione dei sistemi informatici, ma per il fatto che le password delle caselle di posta elettronica venivano salvate in chiaro all’interno della base dati senza l’utilizzo di opportuni sistemi di cifratura.
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In Portogallo la comissão nacional de proteccao de dados ha erogato a una struttura ospedaliera nazionale la sanzione più alta di cui ad oggi abbiamo notizia, ben 400 mila euro. La multa è stata data a seguito di un controllo ispettivo che ha permesso di accertare che sui sistemi informativi della struttura ospedaliera vi erano seri problemi di politiche di accesso al dato, evidenziato come, psicologi, infermieri e medici di qualsiasi reparto potevano, non soltanto accedere, ma anche modificare con estrema facilità (e in totale assenza del principio di necessità) i dati personali secondo art. 9 del GDPR 679/2016, contenuti nelle cartelle cliniche di tutti i pazienti che sono stati ospiti del complesso ospedaliero; sempre durante l’ispezione gli auditor hanno evidenziato una inadeguata politica di accesso al dato, evidenziando come il problema non è tanto sulla configurazione del sistema informativo ma soprattutto sulla inadeguatezza della policy di accesso al dato scelta e divulgata a tutti gli operatori della struttura ospedaliera.
https://www.formicasrl.it/?p=136473NormativaUna multa di 4 mila euro a un’azienda austriaca che usava male il sistema di videosorveglianza; una da 20 mila a un’azienda tedesca per la mancata cifratura delle password degli utenti e una da 400 mila a una struttura ospedaliera portoghese per problemi di accesso al dato. Che insegnano...RossellaRossella La Ferlaricer@areaprogetti.itAdministratorFORMICA "Sicurezza sul lavoro" di Giovanni Formica
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