Lo scorso 20 giugno UNI ha pubblicato la nuova norma di riferimento per lo svolgimento dell’attività di controllo e manutenzione degli estintori antincendio, che va a sostituire la UNI9994:2003. Fin dalla numerazione di questa nuova edizione 2013, si trova una novità: la norma è una

‘parte 1’.

Questo perché durante i lavori di stesura, ci si è resi conto, della necessità – e opportunità – di andare a sviluppare una norma (la futura UNI9994-2) che affronti – per la prima volta – la figura professionale del tecnico manutentore di estintori d’incendio portatili e carrellati, andando a descrivere i requisiti relativi alle capacità e competenze che deve possedere.

Le  novità sono:

Dal punto di vista operativo ;

– Nuove fasi e periodicità di manutenzione

– La necessità di apporre la data di revisione (oltre che i riferimenti dell’azienda incaricata) internamente ed esternamente all’estintore

– La sostituzione delle valvole, per gli estintori a polvere in fase di collaudo e per gli estintori CO2in fase di revisione

– L’aggiornamento della documentazione di manutenzione

Inoltre,  il campo di applicazione, ora è esteso anche agli estintori per fuochi generati da metalli combustibili quali potassio, sodio e loro leghe, magnesio, zinco, zirconio, titanio e alluminio in polvere (classe D) che anche se non dispongono di omologazione da parte del Ministero dell’Interno, risultano costruttivamente affini agli estintori a polvere.

Le fasi di ‘controllo e manutenzione’ sono passate da 4 a 6: oltre alla sorveglianzacontrollorevisione (ora denominata revisione programmata) e collaudo , si ha il controllo iniziale e la manutenzione straordinaria.

La fase di controllo iniziale, di fatto, si configura come una presa in carico degli estintori ,  è stata introdotta per meglio disciplinare il subentro delle aziende di manutenzione. La manutenzione straordinaria ,va a disciplinare tutti quegli interventi – aggiuntivi rispetto alle verifiche ‘ordinarie’ – attuati per garantire l’effettivo mantenimento dell’efficienza e dell’efficacia dell’estintore.

Rispetto all’edizione 2003, tra le principali differenze, poi, si trova per gli estintori a base acqua l’aggiornamento delle periodicità massime previste per la fase di revisione programmata, fase che comporta oltre alla verifica dei componenti anche la sostituzione dell’agente estinguente, e delle periodicità di collaudo.

Accanto all’aggiornamento è stata inoltre introdotta una differenziazione delle periodicità in base alla tipologia di serbatoio (acciaio al carbonio, acciaio inox o lega d’alluminio).

Questi interventi sono nati partendo da considerazioni legate all’evoluzione tecnica-tecnologica dei prodotti.

A fronte di questo aggiornamento, è importante richiedere sempre al Costruttore degli estintori idrici, che hanno visto la durata dell’estinguente dilatata nel tempo, una dichiarazione sulla durata massima di permanenza nell’estintore dell’agente estinguente.

Quanto sopra perché:

– i Costruttori nel libretto di uso e manutenzione degli estintori devono dichiarare la durata dell’estinguente nel tempo e per regola le istruzioni dei Costruttori possono essere esclusivamente restrittive rispetto alla norma tecnica

– i prodotti estinguenti di nuova generazione nulla hanno a che vedere con quelli utilizzati a suo tempo. Senza entrare nel merito degli interventi tecnici richiesti durante le varie fasi di controllo e manutenzione, è da sottolineare come durante la revisione e la stesura della nuova norma hanno costantemente pensato alla sicurezza di tutti coloro che si trovano chiamati in caso di necessità ad utilizzare un estintore: un esempio, è stata introdotta la sostituzione della valvola di erogazione in occasione delle revisioni e dei collaudi per i soli estintori a biossido di carbonio, ed in occasione del collaudo per tutte le altre tipologie di estintori.

 Il concetto è stato inserito in modo da dar la possibilità al tecnico che interviene di mettere fuori servizio un estintore ritenuto potenzialmente pericoloso: per questo sono state identificate anche le possibili criticità che possono fare ritenere pericoloso l’estintore.

Si sottolinea che, la vita massima dell’estintore (18 anni), oltre la quale l’estintore dovrà essere messo fuori servizio, sia per gli estintori portatili omologati secondo DM 20.12.82 che DM 07.01.2005 e carrellati.

RossellaNormativaLo scorso 20 giugno UNI ha pubblicato la nuova norma di riferimento per lo svolgimento dell’attività di controllo e manutenzione degli estintori antincendio, che va a sostituire la UNI9994:2003. Fin dalla numerazione di questa nuova edizione 2013, si trova una novità: la norma è una ‘parte 1’. Questo perché durante i...