Il nuovo dpcm divide l’Italia in tre zone, con differenti misure di contenimento del Covid-19. Nelle aree arancioni e rosse le restrizioni sono maggiori. Ma, al di là dei divieti, andiamo ad analizzare quali sono gli spostamenti consentiti, le attività che resteranno aperte e tutte le eccezioni alle regole sui divieti imposti dal decreto per alcune Regioni.

Il nuovo dpcm, firmato il 3 novembre da Giuseppe Conte e Roberto Speranza, introduce una serie di restrizioni in tutta l’Italia per il contenimento del contagio da Coronavirus. Limiti che riguardano in particolare alcune aree del Paese, quelle che il governo ha definito come zone arancioni e zone rosse. Oltre alle misure applicate su tutto il territorio nazionale, come nel caso del coprifuoco dalle 22 alle 5, ci sono quelle riguardanti le zone arancioni e rosse. Tali restrizioni, entreranno in vigore dal 6 novembre e fino al 3 dicembre, ma non saranno uguali per tutti.

Cosa si può fare nelle zone arancioni

Nelle aree arancioni, sono consentiti spostamenti all’interno del proprio territorio di residenza (o domicilio), anche se viene raccomandato di evitare quelli non necessari. Dalle 22 alle 5, quando scatta il coprifuoco, saranno autorizzati solo gli spostamenti per motivi di lavoro, salute o necessità. Allo stesso modo, per gli spostamenti fuori dal proprio territorio (che sarebbero vietati) viene fatta l’eccezione per motivi di lavoro, salute e necessità. Il rientro al proprio domicilio o residenza è sempre consentito.

Capitolo scuola: sono aperte quelle dell’infanzia, le elementari e le medie, ma con obbligo di mascherina al banco. Didattica a distanza solo per le superiori. Aperti parrucchieri e barbieri, i negozi sono aperti, tranne i centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi. Nonostante la chiusura di bar e ristoranti, sarà possibile usufruire della consegna a domicilio a qualsiasi orario e del servizio d’asporto fino alle 22. Al momento, è consentita l’attività motoria all’aperto. Il transito nei territori delle zone arancioni è consentito se è necessario a raggiungerne altri posti dove non ci sono restrizioni agli spostamenti o dove sono comunque consentiti. Sarà possibile anche andare in un altro comune se nel proprio non sono disponibili alcuni servizi.

 

Nuovo dpcm, cosa si può fare nelle zone rosse

Nelle aree rosse le restrizioni sono più stringenti, con un lockdown morbido. Durante la giornata gli spostamenti sono consentiti solamente per motivi di lavoro, salute, necessità e studio, laddove sia possibile ricorrere alla didattica in presenza. A scuola, infatti, si potrà andare sia per l’infanzia, che per le elementari e la prima media. Dalla seconda media in poi, invece, si ricorrerà alla didattica a distanza. Resta sempre consentito il rientro al proprio domicilio o residenza.

Si potrà andare da parrucchieri e barbieri, così come al supermercato, in farmacia, in edicola e ai tabacchi. Anche se bar e ristoranti saranno chiusi, sarà consentito l’asporto fino alle 22 e la consegna a domicilio sempre. Gli unici negozi aperti saranno quelli che vendono beni essenziali, come gli alimentari, le farmacie, ma anche le lavanderie per esempio. Al momento, è consentita l’attività motoria vicino casa, mentre quella sportiva solo in forma individuale e all’aperto. Restano aperte le industrie, le attività legate all’artigianato, all’edilizia e ai servizi. Viene consentito il transito nei territori della zona rossa se è necessario a raggiungere altri comuni dove non ci sono restrizioni agli spostamenti o dove sono comunque consentiti. In ogni caso, nell’area rossa, sarà sempre necessario utilizzare l’autocertificazione per giustificare gli spostamenti.

 

AUTODICHIARAZIONE AI SENSI DEGLI ARTT. 46 E 47 D.P.R. N. 445/2000 

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