"Quale mascherina possiamo utilizzare per proteggerci?"

 

In primis si deve ricordare che gran parte delle mascherine forniteci corrispondono a Dispositivi di protezione Individuale (DPI), definiti all'art. 74 del Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro (D.Lgs 81/08) come:

 

"Qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo."

I DPI seguono un'importante classificazione in 3 categorie:

categoria 1 della quale fanno parte tutti quei dispositivi che permettono di proteggere il lavoratore da rischi di lieve entità come agenti atmosferici a seguito di esposizione prolungata nel tempo;

categoria 3 della quale fanno parte i dispositivi destinati a proteggere il lavoratore dal rischio di morte o di danni permanenti;

categoria 2 della quale fanno invece parte quei dispositivi destinati a proteggere da danni di moderata entità, ovvero danni biologicamente rilevanti ma che non compromettono permanentemente la vita dell'individuo.

Elemento indispensabile a garanzia di efficacia e tenuta di un DPI è la marcatura CE, più la categoria è elevata più il dispositivo necessita di specifici test per poter ricevere la conformità, secondo il Regolamento UE 425 del 9 Marzo 2016.

Ed è proprio questa marcatura che ha posto non pochi problemi agli enti preposti alla produzione e commercializzazione dei DPI durante la fase uno dell'emergenza COVID-19.

Il virus COVID-19 è un'agente a trasmissione aerea, ovvero trasmissibile mediante "droplet", termine anglosassone che letteralmente significa "gocciolina" ed in campo epidemico si riferisce alla saliva nebulizzata, parlando con una persona infetta a distanza ravvicinata, oppure all'escreto espulso con un colpo di tosse o uno starnuto.

È pertanto evidente come i dispositivi necessari siano quelli a protezione delle alte vie respiratorie.

Si parla, pertanto, di maschere con filtri FFP2 ed FFP3, utilizzate come elemento di nicchia contro rischio chimico e biologico, in quanto, con filtri di tipo 2 e 3, tali dispositivi proteggono da agenti di dimensioni del millesimo di millimetro.

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Questo genere di DPI, che negli scorsi mesi, sempre più ha visto un largo utilizzo negli ambienti di vita e meno in quelli di lavoro, presenta costi di produzione e commercializzazione decisamente onerosi.

Per tale motivo, avendo avuto un fortissimo incremento della domanda ed una inevitabile riduzione dell'offerta, sono state emanate norme speciali che ammettono l'utilizzo de le mascherine chirurgiche in sostituzione dei più onerosi dispositivi di protezione individuale. Esse non rientrano nella categoria di DPI, ma sono invece dispositivi medici, normati dal Regolamento (UE) 2017/745.

All'articolo 34, comma 3 del Decreto legge n. 9 del 2 marzo 2020 (c.d. Decreto "Cura Italia") si legge che "in relazione all'emergenza di cui al presente decreto, in coerenza con le linee guida dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e in conformità alle attuali evidenze scientifiche, è consentito fare ricorso alle mascherine chirurgiche, quale dispositivo idoneo a proteggere gli operatori sanitari; sono utilizzabili anche mascherine prive del marchio CE previa valutazione da parte dell'Istituto Superiore di Sanità".

Il successivo Decreto legge n.18 del 17 marzo 2020 ribadisce all'articolo 16, comma 1, che "sull'intero territorio nazionale, per i lavoratori che nello svolgimento della loro attività sono oggettivamente impossibilitati a mantenere la distanza interpersonale di un metro, sono considerati dispositivi di protezione inviduale (…) le mascherine chirurgiche reperibili in commercio (…)".

È importante sottolineare che, sia a livello di luoghi di lavoro che di ambienti di vita, il primo provvedimento per evitare la diffusione del virus COVID-19 è il rispetto ed il mantenimento dell'ormai famoso distanziamento sociale, almeno di un metro.

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RossellaConsulenza"Quale mascherina possiamo utilizzare per proteggerci?"   In primis si deve ricordare che gran parte delle mascherine forniteci corrispondono a Dispositivi di protezione Individuale (DPI), definiti all'art. 74 del Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro (D.Lgs 81/08) come:   "Qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo...