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Privacy e violazioni di norme

Emerge la necessità di gestire e regolare in maniera adeguata, anche attraverso l’istituzione di apposite policy, il processo di innovazione tecnologica che interessa tutte le organizzazioni. A livello normativo la direttiva 95/46/CE è stata emanata con l’obiettivo di proteggere le persone in materia di trattamento dei dati personali, affermando il diritto alla privacy e la necessità di individuare le figure responsabili del trattamento per la protezione dei dati. I datori di lavoro (DL), in riferimento all’uso di social networking (SN), nell’ambito delle policy aziendali dovrebbero tenere conto non solo del rispetto dei requisiti di legge richiesti, ma anche di eventuali responsabilità penali a causa di uno scorretto uso di SN da parte dei propri dipendenti. Le comunicazioni su queste piattaforme, infatti, potrebbero invadere la privacy di una persona, essere diffamatorie e, se denigratorie, causare stress emotivo o anche istigare comportamenti illeciti. In generale dunque, sotto la teoria di respondeat superior, i DL sono indirettamente responsabili per gli illeciti che i dipendenti commettono nel corso del rapporto di lavoro. Con il d.lgs. 151/2015, inoltre, è stata introdotta la possibilità di controllare a distanza – previo accordo con le parti interessate, le rappresentanze sindacali o gli enti di competenza attraverso impianti audiovisivi e altri strumenti tecnologici – il lavoratore e l’attività lavorativa, limitatamente ad alcune ipotesi così come riportato in Tabella 1 (vedi Allegato)

RossellaPrivacyalg-ictd-istorsioni Privacy e violazioni di norme Emerge la necessità di gestire e regolare in maniera adeguata, anche attraverso l’istituzione di apposite policy, il processo di innovazione tecnologica che interessa tutte le organizzazioni. A livello normativo la direttiva 95/46/CE è stata emanata con l’obiettivo di proteggere le persone in materia di...