Stress lavoro correlato:
valutazione, prevenzione e gestione

 
Il D.Lgs. 81/08 impone diversi obblighi al datore di lavoro e, nel dettaglio, l'art. 28 specifica che egli deve valutare tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi quelli collegati allo stress lavoro correlato, secondo i contenuti dell'accordo europeo dell'8 Ottobre 2004. Secondo la normativa attuale, la scadenza di tale adempimento è fissata al 01 agosto 2010.

Le persone colpite da problemi di stress sul luogo di lavoro sono sempre più numerose. I motivi possono essere:
–  innovazioni apportate alla progettazione, all'organizzazione e alla gestione   del lavoro;
–  precarietà del lavoro;
–  aumento del carico e del ritmo di lavoro;
–  elevate pressioni emotive esercitate sui lavoratori;
–  violenza e molestie di natura psicologica;
–  scarso equilibrio tra lavoro e vita privata.

Secondo i dati dell'Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro il 28% dei lavoratori dell'Unione Europea soffre di stress legato al lavoro; nel nostro Paese ci sono ben quattro milioni di lavoratori che vengono colpiti dai sintomi da stress lavoro-correlato.
Questo problema si colloca, quindi, al secondo posto – dopo il mal di schiena – tra i problemi di salute legati al lavoro più diffusi, con importanti conseguenze sul piano sociale ed economico.
Lo stress sul lavoro può infatti colpire chiunque e a qualsiasi livello e aziende di ogni dimensione e settore, influendo sia sulla salute e la sicurezza delle singole persone che sulla salute delle imprese e delle economie.

L'accordo europeo citato fornisce la seguente definizione dello stress: una condizione che può essere accompagnata da disturbi o disfunzioni di natura fisica, psicologica o sociale ed è conseguenza del fatto che taluni individui non si sentono in grado di corrispondere alle richieste o alle aspettative riposte in loro.
Lo stress non è di per sé una malattia né i fattori psicosociali che concorrono a determinarlo sono intrinsecamente pericolosi; tuttavia, un'esposizione prolungata può compromettere la salute fisica, psichica e sociale delle persone, oltre a ridurre la qualità e l'efficienza sul lavoro.
L'individuo è infatti assolutamente in grado di sostenere una esposizione di breve durata alla tensione, che può essere considerata positiva, ma ha maggiori difficoltà a sostenere una esposizione prolungata ad una pressione intensa.
Lo stress lavoro correlato può essere causato da fattori diversi come il contenuto del lavoro, l'eventuale inadeguatezza nella gestione dell'organizzazione del lavoro e dell'ambiente di lavoro, carenze nella comunicazione, etc.
Lo stress legato all'attività lavorativa, quando eccessivo, può alterare il modo in cui una persona si sente e si comporta all'interno dei processi organizzativi e a livello aziendale gli esiti possono ricondursi ad aumento dell'assenteismo, frequente avvicendamento del personale, problemi disciplinari, comunicazioni aggressive, infortuni, errori, aumento dei costi di indennizzo e delle spese mediche, perdita del prestigio e dell'immagine aziendale, riduzione della produttività.
A livello individuale si possono manifestare invece risposte emotive (ansia, tristezza, irritabilità, turbe del sonno, ecc.), cognitive (difficoltà di concentrazione, perdita della memoria, ridotta capacità decisionale e di problem-solving, ecc.), comportamentali (tabagismo, alcolismo, dipendenza da farmaci, consumo di droghe e stupefacenti, ecc.) e fisiche (indebolimento del sistema immunitario, disturbi gastro-intestinali, disturbi cardiaci, ipertensione, ecc.).
Anche il burnout, il mobbing e la violenza nei luoghi di lavoro sono da considerare altre possibili espressioni del rischio psicosociale; esse presentano caratteristiche specifiche, seppure il processo di stress costituisca per tutte una matrice comune.
Di conseguenza, la promozione della sicurezza, del benessere e della salute dei lavoratori deve diventare un fattore centrale nella gestione d'impresa e nel rapporto tra il datore di lavoro ed i suoi collaboratori.

La chiave per affrontare lo stress legato all'attività lavorativa va ricercata nell'azienda e nella gestione del lavoro, proprio perché è stato dimostrato da più parti quanto sia meglio promuovere pratiche salubri e prevenire i danni dello stress lavoro-correlato piuttosto che affrontarne le conseguenze, umane e organizzative, a posteriori.
La valutazione dello stress da lavoro può compiersi attraverso l'analisi quali-quantitativa dei dati ottenibili esplorando i seguenti domini della vita organizzativa:
–  organizzazione e processi di lavoro;
–  condizioni e ambiente di lavoro;
–  comunicazione;
–  fattori soggettivi.

Nella valutazione dello stress lavoro-correlato è pertanto importante procedere a:

un'analisi adeguata del rischio a partire da una popolazione lavorativa, un luogo di lavoro o un contesto operativo ben definiti;
un'attenta pianificazione e un approccio graduale al problema;
una combinazione di misure dedicate all'organizzazione dell'attività e ai lavoratori stessi;
la scelta di soluzioni specifiche per i singoli luoghi di lavoro;
il coinvolgimento di professionisti esperti e la realizzazione di interventi basati sulle evidenze scientifiche.
Infine, successivamente alla valutazione del rischio e secondo la normativa vigente, le misure di prevenzione e protezione potranno comprendere:
misure di gestione e di comunicazione per chiarire gli obiettivi aziendali e il ruolo di ciascun lavoratore; assicurare un sostegno adeguato da parte della direzione ai singoli individui e ai gruppi di lavoro; portare coerenza, responsabilità e controllo sul lavoro; migliorare l'organizzazione, i processi, le condizioni e l'ambiente di lavoro;
formazione dei dirigenti, dei preposti e dei lavoratori, per migliorare la loro consapevolezza e la loro comprensione nei confronti dello stress, delle sue possibili cause e del modo in cui fronteggiarlo in senso trasformativo;
informazione e consultazione dei lavoratori e/o dei loro rappresentanti, in conformità alla legislazione europea e nazionale, ai contratti collettivi, alle prassi e dedicando attenzione alla matrice culturale in cui i comportamenti organizzativi si rispecchiano.

 
 
  

 

 
 
 

 
  

RossellaCircolareNormativaStress lavoro correlato: valutazione, prevenzione e gestione   Il D.Lgs. 81/08 impone diversi obblighi al datore di lavoro e, nel dettaglio, l'art. 28 specifica che egli deve valutare tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi quelli collegati allo stress lavoro correlato, secondo i contenuti dell'accordo europeo...