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La sentenza della Corte di Cassazione, relativa al crollo del 2008 nel Liceo Darwin di Rivoli, conferma, le condanne del 2013 relative ai funzionari della Provincia di Torino e agli insegnanti che hanno ricoperto i ruoli di RSPP. È il 22 novembre 2008, in un’aula del Liceo “Darwin” di Rivoli crolla un controsoffitto, provocando non solo la morte dello studente di 17 anni Vito Scafidi, ma anche il ferimento di altre diciassette persone. Uno di questi, Andrea Macrì, compagno di classe di Vito, rimane paralizzato.  La Sentenza del 3 febbraio 2015 della IV Sezione Penale della Corte di Cassazione, conferma le condanne emesse dalla Corte d'Appello di Torino il 28 ottobre 2013 relative a tre funzionari della Provincia di Torino e a tre insegnanti che hanno ricoperto i ruoli di RSPP nella scuola. Dopo l’incidente, il sostituto procuratore Raffaele Guariniello – coordinatore del pool di magistrati della Procura di Torino specializzato nei problemi relativi alla sicurezza sul lavoro – apre un’inchiesta per omicidio e disastro colposo. Inchiesta, che tuttavia, porta –  nel processo di primo grado con sentenza del 15 luglio 2011 –  alla sola condanna a 4 anni di un funzionario della Provincia di Torino, Michele Del Mastro, che negli anni '80 aveva diretto i lavori di ristrutturazione della scuola. Gli altri sei imputati al processo – tra cui tre delle cinque persone che a partire dal 2000 si erano succeduti nel ruolo di RSPP – sono assolti. Passano altri due anni, e si arriva alla sentenza di secondo grado del 28 ottobre 2013. Una sentenza che ribalta il giudizio precedente. La Terza sezione della Corte d’Appello di Torino giudica colpevoli tutti gli imputati, tranne un addetto ai sopralluoghi che è considerato privo delle competenze tecniche necessarie. Alla condanna di Michele Del Mastro si aggiunge dunque la condanna dei suoi successori (tutti architetti) per mancata preventiva valutazione dei rischi. Secondo la Corte d’Appello i tre imputati avevano le competenze idonee per effettuare un controllo e verificare e prevenire eventuali rischi di crolli. Vengono condannati anche i tre responsabili del servizio di prevenzione e protezione nell’Istituto “Darwin”. E a questo proposito i magistrati spiegano che “se di fronte al tempo di un quarto di secolo qui trascorso, dal 1984 al 2008, si fosse verificato lo stato di quel controsoffitto conoscibile, ispezionabile e monitorabile con il sovrastante vano tecnico, si sarebbero potute evidenziare, valutare e fronteggiare le sue gravi anomalie”. Gli imputati “ne ignoravano l'esistenza: e ciò che non si conosce è, e non può che essere insicuro, e continuare a esserlo”.

 

Con il ricorso in Cassazione si arriva poi all’atto finale, alla sentenza del 3 febbraio 2015 della IV Sezione Penale della Corte di Cassazione, presieduta da Gaetanino Zecca.

 

In risposta alla richiesta del procuratore generale di “rigettare i ricorsi degli imputati”, la Corte di Cassazione conferma la condanna dei funzionari della Provincia di Torino responsabili per l'edilizia scolastica Michele Del Mastro (4 anni), Sergio Moro (3 anni e 4 mesi) ed Enrico Marzilli (3 anni e 4 mesi). E conferma la condanna dei tre insegnanti che avevano ricoperto il ruolo di RSPP al liceo Darwin: Paolo Pieri (2 anni e 6 mesi), Diego Sigot (2 anni e 2 mesi), Fulvio Trucano (2 anni e 9 mesi).

 

Uno dei primi commenti entusiasti, raccolti dai media accorsi nell’aula per la sentenza, è proprio quello di Raffaele Guariniello che ritiene la sentenza “estremamente importante per il futuro. Al di là del fare giustizia, è di grande importanza perché pone un problema quanto mai drammatico, quello della sicurezza nelle scuole. Oltre al Darwin, ancora oggi ci sono molte tragedie sfiorate in scuole pubbliche e private”.

 

E’ un  problema  denso di difficoltà, quello della scuola pubblica, dove non c’è un datore di lavoro che ci guadagna, che svolge un’attività economica privata. E’ un datore di lavoro che svolge un servizio pubblico che non si può far cessare. In questo caso vengono fuori un insieme di problemi. La sicurezza della scuole è la risultante di una duplice posizione di garanzia che è quella della scuola, da una parte, ma dall’altra dell’ente proprietario della scuola. Che non è la scuola stessa, ma può essere la Provincia, il Comune e altri enti pubblici. L’indicazione che ci dà la legge è molto netta:” sia tu Provincia, sia tu scuola dovete valutare tutti i rischi per vedere quali sono gli interventi strutturali di manutenzione che devono essere eseguiti. Questo ognuno di propria iniziativa. Poi tu scuola, una volta che fai questa valutazione, ti liberi dagli obblighi degli interventi strutturali di manutenzione facendo una segnalazione di questa necessità all’ente proprietario. Dall’altra poi l’ente proprietario che già per conto suo deve valutare i rischi, poi deve far conto anche di questa segnalazione. Con due avvertenze. La prima è che la Provincia, o altro ente proprietario, ha in questo momento grandi problemi di natura economica”. (…) [La seconda è che] “abbiamo una scuola e un Dirigente scolastico che a sua volta è un datore di lavoro un po’ per modo di dire, perché non ha autonomi poteri decisionali di spesa. Tuttavia deve anche tener conto che se non ha questi poteri di spesa ha dei poteri che possono arrivare ad esempio all’interdizione dall’uso di determinati locali nella stessa scuola, in accordo naturalmente con le istituzioni scolastiche e le altre istituzioni pubbliche”.

RossellaCronacaLa sentenza della Corte di Cassazione, relativa al crollo del 2008 nel Liceo Darwin di Rivoli, conferma, le condanne del 2013 relative ai funzionari della Provincia di Torino e agli insegnanti che hanno ricoperto i ruoli di RSPP. È il 22 novembre 2008, in un’aula del Liceo “Darwin” di Rivoli crolla...