Dall’emergenza COVID-19 le attività agro-zootecniche non hanno avuto un interruzioni. Riguardo poi al virus SARS-CoV-2 se i dati “rilevano una percentuale molto bassa di contagi in tale contesto lavorativo.

A fornire indicazioni operative per i lavoratori del settore agro-zootecnico riguardo alla pandemia è il recente documento Inail “ La protezione da SARS-CoV-2 per i lavoratori agricoli”. Un documento che, curato da Laura Casorri, Barbara Ficociello, Eva Masciarelli, Maddalena Papacchini e Leonardo Vita (Dit, Inail), Emilia Paba e Paola Tomao (Dimeila, Inail), vuole favorire un idoneo processo di informazione e formazione e “orientare il lavoratore del settore agro-zootecnico verso adeguate misure di mitigazione dell’esposizione al rischio da contagio del virus SARS-CoV-2”.

Il presente articolo toccherà i seguenti argomenti:

 

I fattori di rischio in agricoltura e il distanziamento sociale

COVID-19: cosa deve fare il lavoratore in azienda?

COVID-19: le misure di prevenzione durante le attività

I fattori di rischio in agricoltura e il distanziamento sociale

Il documento Inail, che riporta anche indicazioni sulle caratteristiche del virus SARS-CoV-2, sottolinea alcuni fattori di rischio di esposizione in agricoltura.

 

 Si indica che il rischio di contagio da SARS-CoV-2 nei luoghi di lavoro del settore agro-zootecnico “è correlato a diversi fattori:

contatto stretto: Contatto stretto non solo durante le attività lavorative, ma anche in altri contesti (pause di lavoro, condivisione di mezzi di trasporto o di alloggi)”. Si fa riferimento ad un allegato del documento dedicato al distanziamento interpersonale;

durata del contatto: “Contatti prolungati sia sul luogo di lavoro che durante il trasporto e negli alloggi;

modalità di trasmissione:

attraverso secrezioni della bocca e del naso (saliva, secrezioni respiratorie o droplets);

contatto diretto tra individui (es. stretta di mano);

contatto indiretto (superfici, oggetti e attrezzature contaminate).

mobilità dei lavoratori: I lavoratori, sulla base delle stagionalità, possono spostarsi in diverse località del territorio nazionale;

scarso accesso ai servizi igienici essenziali: Non permette il rispetto delle norme igieniche anti-contagio previste ( lavaggio delle mani) durante la giornata lavorativa”.

Questa è l’immagine dell’Allegato 1 dal documento “Qual è il distanziamento sociale corretto”:

 

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COVID-19: cosa deve fare il lavoratore in azienda?

Prima di entrare negli ambienti di lavoro:

rispettare tutte le disposizioni delle Autorità competenti e del datore di lavoro (la distanza di sicurezza, le regole generali di igiene e di sanificazione delle mani)”

“in caso di contatto stretto con una persona affetta da COVID-19 o se ha sintomi influenzali il lavoratore:

non deve recarsi sul posto di lavoro;

deve informare il proprio diretto responsabile e il datore di lavoro;

deve rivolgersi al medico curante”.

 

Per recarsi al lavoro:

 

“mantenere una distanza interpersonale di 1 metro;

se si utilizza il mezzo di trasporto fornito dal datore di lavoro o predisposto dai braccianti:

i lavoratori di una stessa squadra e/o quelli che condividono l’alloggio possono restare insieme durante il trasporto;

evitare di assembrarsi quando si sale o si scende;

igienizzare le mani con un disinfettante;

indossare le mascherine chirurgiche;

essere distanziati il più possibile (es. posti a sedere sfalsati);

garantire il ricambio di aria all'interno del veicolo;

seguire le istruzioni aggiornate stabilite dalle autorità competenti”.

 

Come entrare ed uscire dall’azienda:

 

“monitorare quotidianamente le proprie condizioni di salute;

sottoporsi al controllo della temperatura (se la temperatura è superiore a 37,5°C non potrà accedere in azienda);

mantenere sempre la distanza di sicurezza di almeno 1 metro;

utilizzare la porta di entrata e quella di uscita, dove differenziate;

ridurre al minimo il contatto e l'affollamento durante l'accesso e l’uscita;

lavarsi o sanificare le mani all'inizio ed alla fine del turno, con i prodotti igienizzanti erogati dai dispenser segnalati con apposite indicazioni;

indossare, togliere e smaltire correttamente tutti i dispositivi di protezione”.

 

 

Cosa non bisogna fare:

 

“avere contatti stretti con gli altri colleghi;

condividere oggetti personali (cellulari, sigarette, vaporizzatori, attrezzature, posate, indumenti, prodotti per l’igiene personale o asciugamani);

avere gesti di affetto o cortesia che implichino il contatto fisico;

usare le attrezzature di lavoro che non sono state disinfettate dopo l'uso”.

COVID-19: le misure di prevenzione durante le attività

Il documento riporta alcune indicazioni comportamentali da mettere in atto durante le attività agricole.

 

 

Ad esempio durante le attività manuali in campo:

 

“dare priorità all'attività individuale e distanziata;

distribuirsi in zone diverse;

formare gruppi fissi quando l’attività deve essere svolta da più lavoratori;

privilegiare il lavoro fianco a fianco, mantenendo sempre la distanza di sicurezza (almeno 1 m);

utilizzare la mascherina chirurgica;

per il passaggio dei carichi, effettuare la posa e la rimozione per evitare il passaggio diretto tra gli operatori;

limitare i turni di lavoro durante il giorno;

pulire frequentemente le attrezzature e le superfici con le quali si entra in contatto;

evitare la condivisione delle attrezzature e qualora ciò non fosse possibile, igienizzare frequentemente le mani ed, eventualmente, utilizzare i guanti”.

Inoltre durante le attività manuali in serra si indica che oltre alle misure previste per i lavori in campo bisogna “garantire adeguati ricambi d’aria”.

 

Altre indicazioni riguardano poi le attività zootecniche:

 

“le attività individuali (es: controllo generico, alimentazione del bestiame, ecc.) non necessitano di particolari misure di protezione anti-contagio;

in presenza di più operatori e/o del veterinario mantenere le distanze di sicurezza e indossare mascherine chirurgiche e rispettare l’igiene delle mani ed eventualmente indossare i guanti”.

E si affrontano anche le varie attività di trasformazione (caseificio, cantina, frantoio, macellazione e salumificio…):

 

“evitare condizioni di affollamento all’ingresso, all’uscita, negli spogliatoi e nelle aree comuni;

lavare le mani frequentemente con acqua e sapone o igienizzarle con soluzioni idroalcoliche ed indossare i guanti;

pulire e sanificare frequentemente gli ambienti di lavoro e le attrezzature;

garantire la ventilazione e il ricambio d’aria negli ambienti di lavoro”.

RossellaConsulenzaNewsDall’emergenza COVID-19 le attività agro-zootecniche non hanno avuto un interruzioni. Riguardo poi al virus SARS-CoV-2 se i dati “rilevano una percentuale molto bassa di contagi in tale contesto lavorativo. A fornire indicazioni operative per i lavoratori del settore agro-zootecnico riguardo alla pandemia è il recente documento Inail “ La protezione...