Decreto sviluppo 2012: le novità per l’edilizia
Passa dal 36 al 50 il bonus per le ristrutturazioni edilizie, come quello al 55 si attesta, per il prossimo anno, al 50%. Ritorna l'Iva sui fabbricati costruiti da ditte edili, mentre sconteranno l'Imu per 3 anni i fabbricati invenduti. Tutte le novità previste dal decreto sviluppo 2012 per il settore edile
Decreto sviluppo: il rilancio dell’edilizia
Tra le novità più chiacchierate e attese del Decreto sviluppo 2012, vi sono quelle riguardanti gli interventi su uno dei settori che più di tutti ha risentito della crisi, ossia il settore edile. La parola d’ordine per il Governo Monti è rilanciare un settore che mai come in questi ultimi tempi, ha subito un forte stop.
Decreto sviluppo: detrazione 36 passa al 50%
Cambia volto la detrazione Irpef per le spese di ristrutturazione edilizia che dal 36% passa al 50% con un aumento delle spese agevolabile su ogni unità immobiliare su cui vengono effettuati gli interventi di ristrutturazione edilizia che va dai precedenti 48mila agli attuali 96mila euro. L’agevolazione sarà sempre ripartita in 10 annualità.
Decreto sviluppo: detrazione al 55 passa al 50%
Cambiano anche le detrazioni Irpef al 55% per interventi di risparmio energetico per cui tra il 1° gennaio 2013 e fino al 31 dicembre 2013, il bonus in questione scenderà di 5 punti percentuali, attestandosi sul 50%, provocando così un allineamento tra le due tipologie di detrazione Irpef. E’ utile a questo punto chiarire che per tutto quest’anno, il 2012, la detrazione Irpef per le spese di risparmio energetico sarà ancora del 55% quindi fino alla fine di quest’anno varranno le regole precedenti previste per la detrazione al 55%. Ugualmente, il contribuente che ha già avviato lavori di ristrutturazione edilizia con la detrazione al 36%, sui bonifici che mette dopo l’entrata in vigore del decreto sviluppo 2012, godrà della detrazione al 50% e non più al 36%, anche se non risulta ancora chiaro il limite di spesa a cui dovrà sottostare.
Permessi edilizi più semplici
Tra le novità previste nel settore edile dal Decreto Sviluppo 2012, si evidenzia, anche la semplificazione delle procedure per ottenere i permessi edilizi. La segnalazione certificata di inizio attività, potrà essere sostituita con pareri, atti e autocertificazioni di tecnici, su cui la Pubblica amministrazione svolgerà i suoi controlli in via successiva. Uno snellimento delle procedure che non potrà realizzarsi laddove esistano vincoli ambientali paesaggistici o culturali o se via siano edifici preposti alla difesa nazionale, pubblica sicurezza, immigrazione, asilo, cittadinanza, amministrazione della giustizia e delle finanze.
Iva sui nuovi fabbricati
Le altre due importanti novità da segnalare in materia di edilizia, sono da una parte quelle riguardanti l’Iva sulle nuove costruzioni e dall’altra l’Imu sui fabbricati invenduti. Nel primo caso si prevede che tutte le vendite e locazioni che effettuano direttamente le imprese edili, saranno nuovamente soggette ad Iva, in modo tale che l’impresa di costruzione possa portare in detrazione l’imposta assolta in sede di realizzazione dell’Immobile.
Imu: esenzione immobili invenduti
Per quanto invece riguarda l’Imu si prevede l’esenzione dall’imposta municipale propria sugli immobili, per un tempo massimo di 3 anni, solo per quei fabbricati nuovi che sono ancora invenduti
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